venerdì 24 maggio 2013

CRITERION COLLECTION COVERS ART. Prologo.



MISHIMA: A life in four chapters by Paul Schrader
Art Direction: Sarah Habibi, Neil Kellerhouse.
Vi piace questa copertina? Che cosa provate quando la vedete? Attrazione? Repulsione? Io penso sia perfetta. La desidero. Vorrei terribilmente averla tra le dita, sfogliarla. Sentire l'odore della carta. In poche parole vorrei possederla e poi metterla in bella mostra sulla mia libreria. Collezionarla.

Alla Criterion Collection c'è un Art Department, capitanato da Sarah Habibi, che lavora senza sosta perché tutto questo succeda. Qualità è la parola d'ordine. E la ottengono collaborando con i migliori graphic designer ed illustratori in circolazione. E noi godiamo.

Ciò che è interessante è la filosofia che c'è dietro a tutto questo. Alla Criterion non troverete mai un'impostazione grafica uguale ad un'altra. Ci potranno essere delle similitudini, dei richiami ma mai e poi mai ci sarà una ripetizione, un doppione, perché  ogni film ha una storia a sé ed ogni copertina cerca di esprimerne al meglio l'essenza.

Con le copertine Criterion c'è quasi sempre un prima e un dopo ed  questa è la loro vera scommessa.

PRIMA: sei nel negozio, il tuo occhio cade sulla copertina e ne sei attratto perché è semplicemente bella. Compri il dvd.
DOPO: una volta visto il film la copertina assume un'altro significato. Si passa così da un piano estetico ad uno interpretativo.

Artwork by Criterion cast

Chiaramente questo tipo di lavoro richiede tempo, talento e  sensibilità. A seconda di ciò che il  progetto (film) necessita, gli art director "di casa" decidono se svilupparlo internamente o avvalersi della collaborazione di graphic designer e/o illustratori esterni. Spesso è proprio da queste sinergie che nascono i lavori più interessanti.
Un progetto grafico completo (che comprende copertina, packaging, menù del dvd e booklet) in genere  richiede almeno dai due ai tre mesi di lavoro.

Inevitabilmente con il passare degli anni si è sviluppata un'estetica Criterion dove eleganza e incisività sono gli aggettivi che meglio la definiscono. Una copertina Criterion la si riconosce in mezzo a tante altre. Te la ricordi.
In queste settimane, la notte (di giorno scrivo),  mi sono letteralmente immerso in questo mondo. Ho cercato di capire chi c'è dietro ognuna di  queste piccole opere d'arte.  E' stata una ricerca lunga e faticosa ma che ha dato i suoi frutti. Come sempre succede una volta aperto il "vaso di Pandora" sono stato letteralmente travolto da una quantità enorme di aneddoti ed informazioni. Ci ho messo del tempo a riordinarne il contenuto ma alla fine eccomi qua a condividerlo.

Ogni post tratterà  il lavoro di un' artista diverso.

Un'ultima riflessione prima di incominciare. Mi ha stupito molto la dinamicità del mondo dei graphic designer e sopratutto la voglia di condividere le proprie esperienze. Tutti hanno un loro blog dove parlano apertamente del loro processo creativo senza tanti misteri. Come dissi tempo fa condivisione=crescita. Loro lo hanno capito e ne traggono giovamento. Sarebbe bello che fosse così anche per il mio mestiere ma al momento all'orizzonte vedo solo tanti piccoli orticelli circondati da alte staccionate e sguardi diffidenti.

Nel prossimo post vedremo le copertine di Eric Skillman, graphic designer di Brooklyn, in-house Art Director alla Criterion Collection.


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